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27 Agosto 2016 10:30
Si riparte da Jackson Hole
POPWEEK, l'economia di una settimana
di Marina Scotti
Lo stato dell'economia
Mentre l'estate è quasi agli sgoccioli, questa settimana si chiude con gli occhi rivolti a Jackson Hole, nello Stato Usa del Wyoming, dove da mercoledì è in corso l'annuale “Simposio sulla politica monetaria”: oltre al discorso della presidente della Fed Janet Yellen, che ha dichiarato che l'eventuale incremento dei tassi d'interesse è sempre più probabile grazie al fatto che l'economia Usa si sta dirigendo verso gli obiettivi fissati dalla Fed in fatto di occupazione, produzione e inflazione, i banchieri centrali hanno diverse gatte da pelare
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16 Marzo 2015 14:00
Il Quantitative easing e Michele Ferrero
La manovra Draghi non basterà, se il denaro non arriva a imprese e lavoro
di Orietta Ceriani e Nadia Lambiase
Pronto Orietta?! Cosa ha portato di nuovo il 2015?
Ci siamo lasciati l’anno passato parlando di Draghi e della deflazione crescente in Europa e ricominciamo parlando ancora della Bce e delle sue misure per tentare di contrastare la crisi, tutt’altro che finita.
Ti riferisci alla manovra di Quantitative easing?
Esattamente! Alla fine anche la Bce ha deciso di intraprendere questa politica monetaria non convenzionale con l’intento dichiarato di riportare l’inflazione al 2%. L'obiettivo è rilanciare l'economia europea acquistando sul mercato titoli di vario tipo, soprattutto titoli di stato, e immettendo moneta nel sistema.
Quindi nulla di nuovo sotto il sole!
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05 Dicembre 2014 17:00
La deflazione e il rischio di congelare
Scopriamo perché non va sempre bene quando i prezzi scendono
di Orietta Ceriani e Nadia Lambiase
Pronto Orietta?
Pronto, eccomi!
Mi spieghi un po’ questa faccenda dello “spettro della deflazione” che si aggira per l’Europa?
Sappiamo tutti cosa sia l’inflazione: è quando i prezzi salgono. Ma non tutti hanno dimestichezza con la deflazione, che si verifica quando i prezzi scendono. Per capire meglio il fenomeno, immaginiamo la febbre di una persona: quando la temperatura è alta capiamo che è in corso una malattia. Allora, come prima cosa, generalmente si prende la tachipirina, per incominciare ad abbattere la temperatura. Fuor di metafora, all’aumentare eccessivo dei prezzi si può mettere in atto la una politica monetaria restrittiva alzando i tassi d’interesse.
Ma come per la febbre, la tachipirina da sola potrebbe non bastare, perché bisogna capire le cause scatenanti l’aumento della
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30 Ottobre 2014 16:30
Il coraggio di Draghi non basta più
La Bce ha battuto gli speculatori, contro la recessione tocca ai governi
di Orietta Ceriani e Nadia Lambiase
Pronto, Orietta?
Pronto, eccomi!
Ti ricordi? Esattamente un anno fa abbiamo fatto una chiacchierata sulle misure prese dal governatore della Banca centrale europea Mario Draghi per far fronte alla crisi. Ora, da qualche giorno i riflettori sono tornati sull’operato della Bce…
Già, domenica scorsa sono stati resi pubblici i dati degli stress test condotti dalla Bce su 130 grandi istituti bancari europei di cui 14 italiani. Lunedì 20 ottobre è partito il piano di acquisti da parte dell’Eurotower di azioni garantite. E a settembre è partita la prima tranche dell’operazione
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21 Ottobre 2014 08:30
Tra bolle e montagne russe
Una settimana agitata per le borse europee. Che succede?
di Orietta Ceriani e Nadia Lambiase
Pronto Orietta?
Sì, eccomi!
Hai visto?
Ho visto!
Giovedì 16 ottobre l’indice Stoxx Europe 600, il listino dei principali titoli quotati sulle borse del Vecchio Continente, ha chiuso in negativo per l'ottavo giorno di seguito. È stata la peggior striscia negativa degli ultimi 11 anni. Cosa era successo allora, nel 2003?
Tra il 2000 e il 2003 l’indice Stoxx 600 passa da 400 a 170 punti in seguito allo sgonfiamento della bolla dei titoli tecnologici. Le due situazioni, quindi, non sono confrontabili: lì eravamo alla fine di un periodo di ribasso, oggi veniamo da una fase di rialzo. Allora eravamo in presenza di una classica
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22 Ottobre 2013 15:00
Il poker di Draghi
Le scelte della Bce: azzardi imperfetti, ma meglio dei governi
di Orietta Ceriani e Paolo Piacenza
Pronto Orietta?
Pronto, sì, ciao.
Son qua perché si era detto che si parlava di Europa, e di Draghi...
Va bene, ma prima una premessa. Che serve per capirci. Parliamo un attimo di queste vacche magre?
Dici quelle del titolo del blog? Sono il simbolo della crisi, no? Una crisi che continua, nonostante le borse oscillino tra il “toro”, animale simbolo della crescita degli acquisti, e qualche “orso”, animale simbolo delle vendite...
Appunto, continua. Allora bisogna che ci capiamo. Diciamo che tra crisi e austerity le vacche magre – cioè le imprese, i lavoratori, i cittadini, noi insomma – sono davvero sfinite, deboli. Ma sono anche consapevoli che se non continuano a fare la loro parte rischiano di brutto: è evidente che i record della borsa hanno scarse ricadute positive sull'economia reale
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09 Ottobre 2013 15:15
Il balzo del gatto morto
La ripresa funziona a Wall Street, ma il lavoro continua a mancare
di Orietta Ceriani e Paolo Piacenza
Pronto, Orietta?
Pronto, sì, pronto!
Questa cosa della crisi di governo... Piazza Affari ha fatto un bel su e giù in quei giorni...
I mercati continuano a giocare il loro gioco, no? Poi, secondo me, quello che si è visto sul mercato italiano non è solo legato alla nostra crisi politica, ma anche a quello che succede negli Stati Uniti, con il blocco del bilancio federale...
Quindi ai mercati non importa niente dei problemi politici italiani?
I mercati fanno le loro scelte, qualunque cosa succeda. E chi sa puntare vince. Mentre per far ripartire l'economia italiana mi sembra che nessuno sappia che pesci prendere...
Comunque la crisi di governo non è una cosa che aiuta...
A me questa vicenda della crisi di governo ha lasciato un dubbio: e se fosse un gioco delle parti per far passare l'aument