La terra di Adriano, tra impresa e innovazione

Il tour di ISAO 2015 tra alcune realtà di economia sostenibile a Ivrea
18 Marzo 2016 - 13:30
Adriano e la sua fabbrica

Economie felici in “barriera” fa seguito La terra di Adriano e dell’economia umana, video che racconta di un itinerario guidato di quattro tappe, con musiche e animazioni, per incontrare alcuni luoghi di economie felici a Ivrea, realizzato all’interno della sezione Percorsi tra economia e felicità di ISAO Festival 2015 curata dall’Associazione Pop Economix.

Primo ispiratore e protagonista del tour è stato  Adriano Olivetti e il suo esperimento d’impresa responsabile. Lo spunto ideale per un percorso in quattro tappe. La prima, quella di partenza, è stata la  sede dello Zac!, cooperativa che gestisce gli spazi del Movicentro di Ivrea, biglietteria per treno e pullman ma anche bar equo e solidale, aule studio, spazio teatrale, mercatino del km 0, luogo di aggregazione, socialità e buon vivere. La seconda tappa ha permesso ai partecipanti di visitare l’ex convento di San Bernardino del XV secolo, luogo simbolo della vicenda olivettiana. Il padre di Adriano, infatti, Camillo Olivetti, lo acquistò trasformandolo in un luogo dove poter vivere: qui tenne i primi corsi per gli operi da inserire nella sua azienda avviata nel 1908. Il tour è proseguito quindi presso la sede di FAB LAB Ivrea, officina artigianale digitale dove Ugo Avalle, docente presso l'Accademia dell'hardware e del software libero Adriano Olivetti, e Giovanni Tisti, di Arduino Srl, hanno raccontato ai partecipanti come è nata la famossissima scheda elettronica open source che ha favorito tanta creatività in giro per il mondo. Infine l’ultima tappa: la degustazione di vini dell' Azienda agricola Matteo Ravera Chion, giovane viticoltore che, dopo aver studiato antropologia, ha deciso di dedicarsi alla produzione di vino biologico, recuperando le viti e il sapere di suo nonno. Un percorso che testimonia come la ricchezza del tessuto eporediese sia stato hub ideale per chi ha cercato di costruire percorsi economici più attenti alla dimensione umana. 

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