La svolta della Bank of Japan e i conti olimpici

POPWEEK, l'economia di una settimana
24 Settembre 2016 - 18:15

Lo stato dell'economia

“A piccoli tassi”. Ormai, potremmo dire le banche centrali di tutto il mondo procedono così, in un'altalena continua fatta di attesa di novità che segnino la ripresa dell'economia alla vigilia delle riunioni dei comitati esecutivi degli istituti e successive (deluse) constatazioni sul fatto che i tassi continuano a restare invariati. Mercoledì è stata la Banca del Giappone a confermare che il tasso di riferimento restava a quota -0,1%, come deciso a gennaio, e che il piano di espansione monetaria sarà mantenuto a 700 miliardi di euro all'anno. La novità importante, però, è che sarà introdotto un “controllo della curva dei rendimenti” e la Banca nipponica acquisterà titoli di Stato a lungo termine per mantenere il rendimento attorno allo zero per cento attuale. In altre parole, la preoccupazione della banca centrale è l'impatto che i tassi negativi hanno sugli introiti delle imprese finanziari: questo rappresenta un cambio di prospettiva rispetto all'attitudine avuta finora di “fare qualunque cosa, a qualunque costo” pur vedere aumentare nuovamente l'inflazione.

 

Sempre mercoledì, negli Usa ha detto la sua anche la Federal Reserve, sebbene con qualche dissenso interno al comitato esecutivo: pure in questo caso nessun rialzo dei tassi, ma c'è ottimismo sull'andamento dell'economia e sul fatto, di conseguenza, che una decisione sarà presa entro l'anno.

 

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Rientrando nei confini italiani, invece, il tema della settimana è stato il no ufficiale del sindaco di Roma Virginia Raggi alla candidatura della capitale come sede delle Olimpiadi del 2024: al di là delle polemiche sullo sgarbo istituzionale nei confronti del presidente del Coni Giovanni Malagò – il sindaco ha “mancato” l'incontro con il massimo rappresentante dello sport italiano per essersi fermata a pranzo in una trattoria – è interessante dare un'occhiata alle analisi su costi e benefici dell'ospitare il più grande degli eventi sportivi. Secondo Il Sole 24 Ore, per esempio, la decisione di Raggi e della giunta romana determinerà la perdita di quattro miliardi di risorse aggiuntive da destinare a investimenti per Roma e per il Lazio. Secondo i calcoli, fatti dalla Stampa, però, l'unica edizione dei Giochi chiusa in attivo fu Los Angeles '84. Per il resto, è un susseguirsi di sforamenti del budget di previsione – in media del 179% in più – e, in prospettiva, dove c'è stato un ritorno indiretto, come a Barcellona e Torino, i benefici sono maturati nell'arco di almeno dieci anni.

 

 

Oltre lo specchio

Il consorzio giornalistico investigativo Icij ha pubblicato una nuova inchiesta, denominata Bahamas Leaks, su conti e società offshore, stavolta occultati nell'arcipelago dell'America Centrale. Tra i nomi eccellente, racconta l'Espresso, che è partner italiano del consorzio, ci sono l'ex commissaria Ue alla concorrenza Neelie Kroes – famosa per l'inflessibilità mostrata nello svolgimento delle sue funzioni – lo sceicco del Qatar Al Thani, il ministro dell'Interno britannico Amber Rudd e il figlio dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet. Tra le reazioni alla notizia, c'è l'annuncio della Commissione Ue che sta valutando se prendere provvedimenti contro l'ex commissaria.

 

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Uno sconto sulle imposte per chi ricicla: lo sta progettando il governo svedese, con l'intento di “rimediare” al fatto che acquistare un oggetto nuovo, magari facendoselo consegnare direttamente a casa, costi meno che ripararlo. Entro dicembre, inoltre, il governo svedese voterà anche una norma che potrebbe aumentare le tasse sugli apparecchi elettronici per via dei componenti inquinanti e difficili da smaltire utilizzati per il funzionamento di questi strumenti.

 

Bonus track

§ È in crisi pure l'Oktoberfest: a Monaco di Baviera, a causa dell'allerta terrorismo, nella prima settimana della famosa festa della birra le presenze sono dimezzate: 500 mila persone in meno, racconta un reportage di Repubblica.

 

§ Intanto si scalda (ulteriormente) l'atmosfera nella lite tra Torino e Milano sul Salone del Libro: dopo il tentativo a vuoto di creare un'edizione unica con due sedi, le parole del ministro della Cultura Dario Franceschini sul fatto che il Ministero non sarà parte dell'organizzazione di “un evento commerciale” come quello voluto dagli editori, suscitando l'irritazione del presidente dell'Aie, l'Associazione degli editori, Federico Motta che ha subito ribadito come anche il salone milanese “sarà un evento di promozione della lettura”. 

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