Il gioco delle tasse

L'Ocse e l'aumento del peso fiscale: Italia nel gruppo di testa
17 Dicembre 2013 - 15:15

Lo strumento è interessante, perché permette di mettere a confronto situazioni diverse con un colpo d'occhio. Naturalmente va usato con cautela, perché dietro a un grafico - a maggior ragione se riguarda un tema caldo come le tasse - c'è spesso una situazione complessa che va analizzata per completare il giudizio. Ma i fatti sono fatti, le cifre sono cifre. E quelle contenute nell'annuale pubblicazione Revenue Statistics dell'Ocse dicono che le entrate fiscali medie dei Paesi Ocse rispetto al Pil sono cresciute dal 33,8% del 2010, al 34,1% del 2011 e infine al 34,6% del 2012. E dicono che l'Italia (+1,4% nel 2012) è nel gruppo di testa per quanto riguarda l'aumento del carico fiscale insieme a Ungheria (+1,8%), Grecia (+1,6%) e Nuova Zelanda (+1,4%).

Le comparazioni, dicevamo, potete farle grazie a questo  grafico interattivo:

 

 

 

Dei trenta Paesi Ocse, 21 hanno alzato le tasse, 9 le hanno abbassate: gli Stati più attenti a ridurre la pressione fiscale sono stati Israele, Portogallo e Regno Unito. La Danimarca resta il Paese con il maggior peso fiscale rispetto al Pil (48%), seguito da Francia e Belgio (45,3%) e poi dall'Italia (44,4%).

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